Come ho già spiegato nel post precedente, l’IPA (INTERNATIONAL PHOTOGRAPHY AWARD) è uno dei contest più importanti in tutto il mondo. Partecipano fior fior di fotografi ma soprattutto ci sono giurati che incutono timore solo a sentirne i nomi.
Quest’anno è accaduta una magia, perchè solo questo può essere, una magia, vedere un proprio lavoro premiato e ricevere un terzo posto nell’ambito della fotografia di architettura. Essere un po’ nell’olimpo dei fotografi, magari solo per questa volta, ma esserci, è davvero stupendo.
E, devo dirlo, la cosa che mi commuove di più è che a vincere siano queste immagini che ho realizzato i primissimi giorni di marzo 2012. Sono andata in Polonia e ho visitato i campi di concentramento con il dolore nel cuore. Arrivata lì , alla mia sofferenza si è aggiunta sofferenza. Vedevo la luce del sole attraverso quelle finestre ma percepivo solo dolore e atrocità, sentivo quelle mura essere impronta di anime massacrate, segregate, violentate, devastate, umiliate, e alla fine, ma solo alla fine, uccise. Non serve vedere filmati o foto o leggere le lettere e libri (anche), basta solo mettere piede lì dentro, nelle baracche, dove corpi su corpi ammassati senza fiato, senza aria, senza cibo ma soprattutto senza speranza se ne stavano ammassati, o nelle prigioni, luoghi di tortura che nemmeno chiudendo gli occhi sono riuscita a immaginare. Io lo so, che questo dolore non si può esprimere e che non esistono parole nemmeno per definirlo, perchè certe parole non dovrebbero nemmeno esistere, ma io ho realizzato queste immagini, e forse qualcosa di tutto quello che ho provato, dentro queste fotografie, c’è, o almeno io spero che ci sia e vi arrivi. Grazie quindi ai giudici che hanno voluto premiarle. Grazie davvero.
Se volete vedere il link diretto alle fotografie vincitrici del concorso potete cliccare qui: http://www.photoawards.com/en/Pages/Gallery/winner2013sub.php?cat=Architecture&level=pro&compName=IPA%202013 .
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